Quest’anno la parola-chiave, di vicino/lontano Premio Terzani, è stata “potere”

Quest’anno la parola-chiave, di vicino/lontano Premio Terzani, è stata “potere”

Udine. La 19ª edizione del Festival, con 80 appuntamenti e 200 ospiti, non ha coniugato solo “saperi” ma ha diffuso “valori”. Un’etica laica di cui si sente sempre più il bisogno

Vicino/lontano ha avuto un successo di pubblico che ha superato le edizioni pre-pandemia. Come altri Festival anche questo è ricco di saperi e informazioni ma ciò che lo rende unico, e indispensabile, è la sua forte connotazione etica, i valori che trasmette, sul sentiero tracciato dal suo ispiratore: Tiziano Terzani. Alla base del suo successo ritengo ci sia proprio questa etica laica diffusa, di cui le persone, che raggiungono questa remota e incantevole città, sentono sempre di più l’urgente necessità di condividere e affermare in questi tempi asserviti al profitto, figlio del potere.

vicino/lontano Teatro Nuovo Giovanni da Udine
Teatro Nuovo Giovanni da Udine

Tante finestre sui mondi sono state aperte da vicino/lontano – Iran, Kurdistan, Afghanistan – in splendide location (Chiesa di San Francesco, la Loggia di Lionello, palazzo Morpurgo etc.). Molti interrogativi sono stati stimolati – gli sviluppi dell’intelligenza artificiale o le possibili soluzioni ai disastri ambientali – ma anche tante emozioni e commozioni sono state empaticamente condivise da persone di diverse età, cultura o provenienza, ma accomunate da valori condivisi di uguaglianza, libertà e diritti civili per tutti.

vicino/lontano Zerocalcare e Marino Sinibaldi
Zerocalcare e Marino Sinibaldi

Non solo parole ma anche disegni o foto capaci di arrivare al cuore prima che alla mente.
I fumetti di Zerocalcare, vincitore del Premio letterario Tiziano Terzani 2023, con il libro No sleep Till Shengal (Bao Publishing), sono un reportage di un viaggio compiuto nel 2021, insieme a una delegazione italiana, a Nord dell’Iraq, a Shengal. I suoi disegni testimoniano le condizioni di vita degli ezidi, popolo sopravvissuto al genocidio dell’Isis nel 2014. Questi portano avanti un progetto di confederalismo democratico che prevede uguaglianza di genere, giustizia, convivenza pacifica tra i popoli e rispetto per l’ambiente. Parte dei proventi del libro andranno per la ricostruzione di un ospedale distrutto.

Il premo consegnato da Angela Terzani Staude a Zerocalcare
Il premio consegnato da Angela Terzani Staude a Zerocalcare

Politica e media spesso sono concentrati su ciò che produce profitto e per questo sono meno interessati a certe realtà. Si possono raccontare a parole ma le immagini, i disegni di Zerocalcare restituiscono, con immediatezza, tutta la rabbia, la paura e il dolore. Un linguaggio diretto che raggiunge tutti. In una serata sold-out al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Marino Sinibaldi ha condotto, in modo spumeggiante, l’intervista a Zerocalcare che ha evidenziato che degli Yazidi non parla nessuno per non trovarsi in imbarazzo nei confronti della Turchia. Non sono musulmani, non sono monoteisti ma erano in prima linea a combattere l’Isis. Nel 2014 è stato compiuto nei loro confronti un genocidio riconosciuto dalle Nazioni Unite. Quasi 3.000 donne e ragazze sono state rapite, sono state stuprate e hanno subito altre forme di violenza sessuale e molte sono ancora disperse.

No sleep Till Shengal
No sleep Till Shengal

Nel 2021 Zerocalcare insieme ad altri si sono messi in viaggio perchè era stato intimato a questa gente di consegnare le armi mentre la Turchia mandava contro di loro dei droni. A Shengal Zerocalcare ha verificato che il modello di confederazione democratica è veramente messo in atto: le donne sono ovunque, le bambine vanno a scuola insieme alle quarantenni che vogliono recuperare il tempo in cui non hanno potuto studiare. Zerocalcare ha poi raccontato come il suo trascorrere molto tempo a far “disegnetti” sia una forma di espiazione. Lui è cresciuto con persone che ritiene più “sveglie”, a cui chiede consigli ma lui è meglio pagato anche se “umanamente sto allo sbando”, facendo disegnetti cerca di compensare la sua vita più fortunata.

Angela Terzani Staude (Presidente della giuria) ha consegnato il premio ricordando il marito. Così ha commentato: “Tiziano diceva spesso che solo chi lascia volare il cuore è capace di pensare ‘diversamente'”.

In conferenza stampa Zerocalcare ha definito il premio “super-significativo” perchè Tiziano Terzani è stato importante per tutte quelle persone che, come lui, cercavano modelli di società diversi. Come quello proposto dai curdi che invece si trovano a essere minacciati dagli jihadisti. Alla domanda su come fa a trovare lo spazio dentro di sè per raccontare storie, Zerocalcare ha risposto di avere molti dubbi ma di avere una bussola valoriale, pur non conoscendo esattamente come raggiungere quei valori. Quando era andato in Kurdistan la prima volta (2014) era molto scettico ma l’attenzione globale, per l’Isis, era molto alta. La seconda volta l’attenzione era scemata. Ma il viaggio in Kurdistan è stato un motivo di riflessione e cambiamento.

vicino/lontano Francesco Malavolta, Bihać (Bosnia), gennaio 2021
Francesco Malavolta, Bihać (Bosnia), gennaio 2021

Vale la pena ricordare che quest’anno l’Accademia nazionale dei Lincei ha assegnato il Premio Feltrinelli per la Letteratura – Graphic Novel a Michele Rech – Zerocalcare. I premi Feltrinelli sono destinati a coloro che si distinguono nelle arti, nelle scienze e nelle lettere.

Se ascoltando le parole ci si commuove davanti alle immagini, le foto di Francesco Malavoglia si soffre, si prova dolore. Gli scatti della sua mostra fotografica, a Palazzo Morpurgo: Popoli in movimento forse proprio perché esteticamente impeccabili colpiscono nella loro drammaticità e arrivano dritti al cuore. Foto, realizzate negli ultimi 12 anni, di immigrati, di sbarchi, di disperati e di bare… riuscirà il Mediterraneo a contenere tanto dolore? Non si tratta di catastrofi naturali ma sono gli uomini, il profitto, le guerre e la fame a causare tanta sofferenza e dolore. Come accettare tutto questo?

Francesco Malavolta, Popoli in movimento
Francesco Malavolta, Popoli in movimento

Si è continuato a parlare di Medio Oriente, Iran, nell’interessante incontro, moderato da Luciana Borsatti: Iran. Se la rivoluzione parte dalle donne. Il regista e scrittore Fariborz Kamkari, iraniano di origine curda, ha sottolineato come le donne siano il motore del cambiamento, una società non sarà mai liberata finchè le donne non saranno libere. I cittadini che non sono persiani e sciiti vengono discriminati. Ma c’è chi – i conservatori che vogliono restaurare lo scià – cerca di “scippare” questo movimento di rivolta. Alberto Negri (editorialista del Manifesto, in collegamento) ha ribadito come i curdi siano un popolo che esiste da 6000 anni ma non ha uno stato. Ha sottolineato come l’Europa non abbia avuto un ruolo di protagonista nel Mediterraneo, nel Oriente e nel Nord Africa, mentre le risorse economiche dell’Iraq vengono gestite dalla Federal Reserve americana.

vicino/lontano Luciana Borsatti, Farian Sabahi, Gianluca Costantini, Alberto Negri
Luciana Borsatti, Farian Sabahi, Gianluca Costantini, Alberto Negri

Ha lamentato come il giornalismo italiano è silente sulla violazione dei diritti umani dei curdi, bombardati più volte dalla Turchia. L’Italia continua a vendere armi a Paesi che violano i diritti umani.

In proposito Farian Sabahi (ricercatrice senior e scrittrice) ha sottolineato come i fucili della polizia in Iran sono turchi e i proiettili sono italiani. Ha ricordato come nel 1937 le donne iraniane avevano accesso all’Università. Nel 1963 avevano diritto al voto e come il processo di alfabetizzazione investì tutto il Paese. Oggi due laureati su tre sono donne. Ma dal punto di vista giuridico le donne valgono la metà (spetta loro solo il 50% di una eredità), anche in caso di risarcimento di danni subiti il corpo di una donna vale la metà. Nel 1979 le donne partecipano alla rivoluzione e ne pagano il prezzo più alto. Ma se un popolo è ignorante e alle donne vengono negati i loro diritti il Paese arretra.

vicino/lontano Havin Guneser e Federico Venturini
Havin Guneser e Federico Venturini

I disegni di Gianluca Costantini sono diventati strumenti di lotta e sono stati usati nelle proteste. Un quesito risuona nella chiesa di San Francesco: “Come possiamo pretendere la verità sul caso Regeni dal momento che l’Egitto prende soldi dagli Stati Uniti e l’Italia ha contratti per miliardi di euro?”. A causa delle sanzioni contro l’Iran il fondo per gli operai che scioperano non si è mai potuto costituire.

Di donne che lottano contro l’oppressione delle minoranze ha dialogato Havin Guneser (ingegnera, giornalista e attivista per i diritti delle donne) durante Oltre lo Stato: un esperimento al femminile in Kurdistan con Federico Venturini. “Jin, Jiyan, Azadi” (Donna, Vita, Libertà, Jin e Jiyan in lingua curda hanno la stessa radice) è lo slogan che accomuna molti Paesi. Un approccio totalitarista al potere ha fatto sì che continuassero tentativi di eliminazione culturale e fisica dei siriani, armeni e curdi. Stati-nazione basati su un gruppo etnico che pretende di cancellare chi non è nella norma. Secondo Havin l’Europa ignora che il Kurdistan è uno stato occupato dalla Turchia, Siria etc.

Havin Guneser
Havin Guneser

La Guneser ha ricostruito la vicenda di Abdullah Öcalan e il PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) che hanno ridato vita alla società curda che aveva rinunciato ai propri diritti e per questo Öcalan è in carcere da 25 anni. Ancora oggi non si conosce il numero delle vittime del terremoto, che ha colpito soprattutto la popolazione curda e araba. Una calamità che è stata così forte che tutti hanno perso parenti o amici ma ciò che fa più male – ha dichiarato Havin – è l’inerzia dello stato nei confronti di chi era sotto le macerie. Molti sono morti, dopo il terremoto, per il freddo o sotto le rovine. Sta circolando la pericolosa idea che non può esistere una nazione turca finchè esistono i curdi. Le prossime elezioni potrebbero porre fine a quello che è definito da molti un “regime”. L‘HDP (partito democratico dei popoli, che difende le minoranze, è sospettato di terrorismo e rischia la chiusura per cui si appoggia ai Verdi di sinistra.

vicino/lontano Àlen Loreti, Annalisa Camilli, Franco "Bifo" Berardi, Simone Ficicchia
Àlen Loreti, Annalisa Camilli, Valter Molinaro, Simone Ficicchia

Per timore che la politica potesse corrompere il partito era stata costituita un’assemblea con il compito di controllare il partito politico. Molti suoi membri sono in carcere. Il Labour and Freedom Alliance è un’alleanza elettorale di sinistra in Turchia. Questa è formata dal Partito Democratico dei Popoli (HDP), dal Partito dei Lavoratori della Turchia (TİP), Partito laburista (EMEP), Partito del movimento laburista (EHP), Partito della libertà sociale (TOP) e Federazione delle assemblee socialiste (SMF). L’alleanza ha dichiarato, in occasione della sua fondazione il 25 agosto 2022, di puntare a “uguaglianza, libertà, fraternità, pace e democrazia per la società turca”. Havin Guneser ha esposto la sua convinzione che il capitalismo non sia più sostenibile per gli uomini, per la natura e forse persino per le istituzioni e questo porterà al cambiamento. L’organizzazione in piccoli gruppi locali può portare avanti questo cambiamento.

Stefano Allievi, Maria Letizia Tanturri, Wissal Houbabi, Michela Vogrig, Maurizio Merico
Stefano Allievi, Maria Letizia Tanturri, Wissal Houbabi, Michela Vogrig, Maurizio Merico

La libertà di una società inizia dalla libertà delle donne, il primo gruppo a essere colonizzato. È importante che le donne si organizzino tra loro per proporre un nuovo modello di società, diverso da quello patriarcale e maschilista. Nel Mediterraneo non si muore per colpa del mare, in Africa si muore di fame e per lo sfruttamento. È necessario invertire la rotta, i sistemi devono accettare la democrazia.

L’incontro: Protestare o disertare? Immaginando un’alternativa ha visto sul palco importanti testimoni di diverse generazioni.Àlen Loreti ha iniziato l’incontro citando Tiziano Terzani che ha sempre provato una repulsione per il potere. Annalisa Camilli ha sottolineato come il compito del giornalismo è portare alla luce quello che il potere vuole tenere nascosto. Su quanto accaduto a piazza Alimonda, durante il G8, non c’è stato nemmeno un processo. Negli altri Paesi i giornalisti fanno un patto con i lettori ed è importante avere alle spalle una redazione che li protegge. Valter Molinaro ha raccontato la sua esperienza di delegato della Fiom CGIL al centro ricerche dell’Alfa Romeo. Poi quando l’Alfa Romeo è passata alla FIAT la mediazione si è trasformata in autoritarismo.

Vera Politkovskaja
Vera Politkovskaja

Dopo un anno e mezzo gli iscritti al sindacato sono stati dimezzati perchè ai lavoratori per fare carriera viene richiesto di lasciare il sindacato. Ha iniziato a raccogliere testimonianze e gli viene richiesto di decidere se esere iscritto al sindacato o essere un uomo dell’azienda a cui era stato offerto un posto da designer. L’azienda provò a negare e lo denunciò per danni all’immagine per decine di miliardi. Ma aveva sempre svolto il suo lavoro in modo ineccepibile e alla fine fu fatta giustizia. Simone Ficicchia (attivista di Ultima Generazione), oltre alla partecipazione a vicino/lontano, è intervenuto per la lotta alla crisi climatica all’ultima edizione del Festival Internazionale del Giornalismo.

L’incontro su Intelligenza artificiale, potere reale ha proiettato la platea nel futuro. Geoffrey Hinton, il padrino dell’IA, si è dimesso da Google per sentirsi libero di parlare dei pericoli della IA. Hinton ha persino ipotizzato che in un futuro non tanto lontano le IA potrebbero cancellare l’umanità intera. A suo avviso sarebbe meglio non svilupparla prima di sapere come controllarla.

vicino/lontano Fabio Chiusi, Teresa Numerico e Fabio Cabitza
Fabio Chiusi, Teresa Numerico e Fabio Cabitza

Federico Cabitza, docente e scienziato tra i più influenti del momento, ha affermato come la tecnologia automatizza alcuni lavori ma non crede che accadrà qualcosa di diverso da quanto visto finora. Sicuramente dei testi saranno elaborati dall’IA, come quelli burocratici che possono sollevare l’uomo da compiti ripetitivi e noiosi. Sta a noi stabilire il rapporto che intendiamo avere con le nuove tecnologie: esserne padroni e non servi. La professoressa Teresa Numerico ha evidenziato come fino a oggi l’IA ha supportato le decisioni su situazioni incerte, è servita per la curatela di un quantità enorme di testi creando una letteratura digitalizzata. Questa integrazione umano-macchina ha determinato un lavoro sottopagato.

Oggi c’è una concentrazione di potere in mano a pochi individui. I motori di ricerca hanno a disposizione una enorme possibilità di conoscenza. Cabitza ha dichiarato di preferire oggi Bing perchè è integrato con GPT che ha cominciato a interagire con lui. Bing è dialogante, non produce solo documenti come risposta a una ricerca, ma si relaziona come un amico. Se un servizio è gratuito il prodotto siamo noi. Occorre trovare la giusta distanza, con un sano scetticismo. Pochi di questi strumenti sono open-source e pochissimi sono in grado di gestire una enorme quantità di dati.

Annarosa Buttarelli, Cristina Simonelli e Rocco D'Ambrosio
Annarosa Buttarelli, Cristina Simonelli e Rocco D’Ambrosio

Cabitza ha sottolineato come questi sistemi bruciano una quantità enorme di denaro: ChatGPT costa 3 milioni di dollari al giorno per le infrastrutture, tra rischi privacy e copyright. Pertanto non è al momento sostenibile. Occorre consumare il 30% della batteria di un cellulare per avere una risposta. Stanno pensando di spostare e parcellizzare la computazione sui cellulari. In ambito open-source si può perdere la governance di questo fenomeno. Teresa Numerico ha considerato che dal punto di visto energetico un uomo che scrive è più sostenibile dell’IA. Nella produzione di migliaia di testi è lecito chiedersi: quali sono quelli veri?

Lina M. Khan (giurista statunitense, specializzata nelle leggi Antitrust. Dal giugno 2021 presidente della Federal Trade Commission degli Stati Uniti) ha dichiarato che già ci siamo fatti scappare il web 2.0 per cui Amazon fa il prezzo non in base al costo del prodotto ma è basato sulla nostra capacità di spesa. La profilazione dovrebbe essere regolamentata da un’autorità internazionale. Ora la conquista del mercato capitalistico si basa sull’appropriazione di contenuti digitali. Occorre agire sui “termini d’uso” per fermare l’estrazione dei nostri dati. Teresa Numerico ha rappresentato come la IA si basa sulla tradizione, gli addestratori sono quelli di Davos, miliardari che non vogliono che i poveri diano fastidio. Quello che inquieta Cabitza è l’antropizzazione. Il pacchetto velenoso è la cortesia che umanizza la macchina.

Ospite del festival è stata anche Vera Politkovskaja, già invitata al Festival Internazionale del Giornalismo a Perugia, giornalista e autrice televisiva figlia di Anna Politkovskaja (la giornalista russa uccisa 17 anni fa).

La lectio magistralis del prof. David Reynolds, Europa in armi: dalle guerre mondiali all’Ucraina, è stata una interessante ricostruzione storica basata sul costo, in termini di vite umane, della geografia in continuo mutamento a causa di mire espansionistiche. La sua visione è sembrata meno super partes quando ha spiegato la guerra in Iraq degli americani come un peccato di ὕβρις (hỳbris), di chi non accetta di essere sconfitto nel mondo essendo abituato a essere il “vincitore”.

vicino/lontano Tommaso Piffer e David Reynolds
Tommaso Piffer e David Reynolds

L’incontro Il potere perduto dei giovani ha posto molti problemi e interrogativi. Nella nostra società abbiamo, da 30 anni, più morti che nuovi nati e questo comporta non poche conseguenze. Nel 2040 si prevede che ci sarà un lavoratore per ogni pensionato. Un ragazzo di 25 anni che entra oggi nel mondo del lavoro guadagna il 25% in meno di uno che è entrato nel mercato del lavoro 25 anni fa. Gli adulti sotto i 35 anni vivono per il 66% ancora in famiglia, negli altri Paesi la percentuale è molto inferiore fino al 18% in Finlandia. Tutto ciò determina una perdita di potere dei giovani che sono numericamente inferiore ai vecchi. Ogni neonato nasce con un debio di 120.000 euro. L’età media dell’elettore è di 52 anni. Le generazioni dei giovani sono sempre più povere.

Problemi che allargando l’orizzonte al pianeta diventano enormi come ha evidenziato l’incontro Non uccidere. Per una cultura della pace. Un miliardo di persone soffrono la fame, 800 milioni non hanno accesso all’acqua, 60 milioni di persone sono in movimento. In Italia il 5% delle persone detiene la richezza nazionale con una stima di 100 miliardi di euro di evasione fiscale.

Angela Terzani Staude e Àlen Loreti
Angela Terzani Staude e Àlen Loreti

L’età dell’entusiasmo (2022), titolo del memoir di Angela Terzani Staude (presidente della giuria del Premio Terzani e cittadina onoraria di Udine), è stato anche il titolo dell’incontro condotto da Àlen Loreti. Avendo letto tutti i libri di Tiziano Terzani sarebbe lecito pormi la domanda del perchè leggere anche i libri di sua moglie Angela che raccontano gli stessi anni o periodi. Ma il suo è uno sguardo diverso, un altro punto di vista che aggiunge altri elementi ai racconti e alla biografia di Tiziano Terzani, i cui libri sono stati per me, come per Zerocalcare, una bussola di orientamento etico, politico e morale per non perdermi nello sconforto delle delusioni in un periodo che ha visto il crollo delle ideologie. Angela ha conosciuto Tiziano quando il mondo era diviso in due blocchi, una guerra ideologica in cui si aveva un senso di appartenenza. Però poi Tiziano finisce sull’Himalaya…

vicino/lontano Angela Terzani Staude & me
Angela Terzani Staude & me

Da giovane aveva solo se stesso: doveva lavorare e studiare. Nella libreria della sua casa di famiglia c’era un solo libro e quando è morto ne aveva 10.000. Il padre di Angela ha dedicato la sua vita alla cultura e all’arte, suonava il pianoforte. Tutte cose che affascinarono Tiziano. Il suo obiettivo era avere accesso alla conoscenza. Viaggiò in Asia e decise che si sarebbe impegnato per le minoranze sfruttate. Facemmo una vita al limite della fame. Il suo primo impiego fu in una ditta socialista, all’Olivetti e poi vinse una borsa di studio per l’America. Voleva andare in Cina così contattò i grandi giornali stranieri. Ad Amburgo incontrò il capo dello Spiegel per cui fu il loro corrispondente dall’Oriente, dove siamo rimasti 30 anni. Secondo lui serviva più la cultura che la scuola di giornalismo. Perfettamente calzante il detto indiano citato: “prepara la tua casa per l’ospite inaspettato”.

Seguendo Tiziano nei suoi spostamenti non era possibile avere un lavoro ma con lui Angela ha avuto grandi opportunità di conoscenza e lui l’ha sempre fatta sentire l’interlocutrice preferita. La scrittura per lei è stato un modalità di riflessione personale, una disciplina. Ha vissuto da occidentale in Asia ma ha constatato come tutti gli uomini sono uguali. Non pensava che i suoi diari riguardassero qualcuno. Alla domanda su cosa avrebbe fatto oggi Tiziano ha risposto: “Non voglio interpretare Tiziano perchè diceva molte cose inaspetate ma si sarebbe scandalizzato. Come si può fomentare una guerra fornendo armi che fanno migliaia di morti? Quali sono i pretesti degli Stati Uniti per esportare libertà?”. Forse Tiziano sarebbe andato in giro per l’Europa per svegliare le coscienze.

Questo è il mio resoconto di due giorni di incontri. Auguro a tuttƏ di svegliarsi la domenica con un concerto di musiche di Mozart, eseguite dalla Nuova Orchestra da Camera “Ferruccio Busoni” e dalla talentuosa pianista Claudia Vento. Un altro regalo del Festival vicino/lontano. Chi mi conosce sa che non amo apparire in foto ma credo che il mio sorriso accanto ad Angela Terzani Staude esprime la mia gioia di essermi sentita “a casa”, circondata da valori che mi fanno muovere e battere il cuore.

Informazioni

Vicino/lontano Premio Terzani
19ª edizione 3 – 7 maggio 2023
Udine

Antonella Cecconi

Viaggi-cultura dipendente. Amo raccontare luoghi, persone, arte e culture. Innamorata dell'orizzonte non potrei vivere senza nuove destinazioni, arte, mare e la mia porta per l'altrove: i libri. I regali più graditi: un biglietto per un viaggio o un libro. Segni distintivi: una prenotazione in tasca, un libro nell'altra e un trolley accanto al letto. antonella@nomadeculturale.it

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