Venezia 79. Un vizio di famiglia (L’origine du mal) dal 4 gennaio al cinema

“La famiglia è la cosa peggiore del mondo”, il film anti-Natale

“Fate attenzione alle apparenze”, recita il trailer di Un vizio di famiglia, e alle bugie. Gli intrighi di famiglia, non a caso, vedono un uomo ricco al centro di un clan di donne. Chi di loro è la più scaltra, la più furba e la più “femmina”? L’origine du mal, terzo lungometraggio di Sébastien Marnier, è stato presentato alla 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in Orizzonti Extra, sarà in sala il 4 gennaio distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection. La data di uscita al cinema del film – un attacco deliberato alla famiglia “normale”, patriarcale, tutta menzogne e biechi interessi – è stata opportunamente fissata dopo il Natale.

Protagonista è Stéphane, un’orfana di madre operaia in un conservificio, che riesce a rintracciare il padre che l’aveva abbandonata da piccola. Decide di andare a conoscerlo nella sua lussuosa villa. Il padre è un uomo ricco che vive con una famiglia inquietante: una moglie stravagante figlia ambiziosa, madre di un’adolescente ribelle determinata a lasciare il tetto familiare, e la loro furtiva e misteriora cameriera. Stéphane si trova presto coinvolta nella coalizione delle donne contro l’anziano patriarca, minato fisicamente.

La moglie è stanca della prepotenza di lui, la figlia maggiore brama per succedergli alla guida dell’impero economico. Accolta non proprio bene in questo covo di vipere Stéphane sembra adattarvisi e prendere le difese del padre. Ma chi non sta mentendo? Tra colpi di scena e bugie i sospetti riempiono l’aria e il mistero s’infittisce.
Il racconto ben rappresenta l’inquietante universo femminile e familiare borghese. Il bisogno di affetto e di ricerca di una famiglia di Stéphane viene contrapposto alla guerra di potere ed economica che si sta consumando nella famiglia.

Il ritmo del film, man mano che si sviluppa la trama, diventa sempre più incalzante. Lo spettatore viene continuamente spiazzato. Tutti personaggi mettono in atto meccanismi di manipolazione e dissimulazione tutt’altro che banali e la “famiglia” ne esce massacrata. La bravura di Laure Calamy (premio Miglior attrice per Full Time – Al cento per cento alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia) risulta sempre più convincente in questo dramma familiare con le palpitazioni di un thriller.

Laure Calamy è affiancata da un cast d’eccezione Doria Tillier (La Belle Époque), Suzanne Clément (musa di Xavier Dolan), Dominique Blanc e Jacques Weber. Il regista ha dichiarato: «Il film parla della fine del patriarcato e l’idea era di avere solo donne nella storia, ad eccezione dell’origine del male stesso: il padre. All’inizio mi sembrava astratto e inattuabile, ma, mentre il film mi si formava in mente, ho capito che bastava semplicemente non fare un racconto naturalistico. Era una fiaba e avrei dovuto portare a termine l’idea originale».