Udine, cosa vedere, cosa gustare e dove sostare

Udine, cosa vedere, cosa gustare e dove sostare

Una città accogliente, dove sperimentare una slow and good life

INDICE:
Le roggePorta ManinPiazza LibertàMuseo Diocesano: la Galleria del Tiepolo vale il viaggioPiazza MatteottiChiesa-di-San-GiacomoDuomoPiazza XX SettembreCasa Cavazzini

Udine è la città di Tina Modotti. Qui nacque la celebre fotografa nel 1896 e da qui partì a 17 anni per diventare famosa in Messico, dove trovò la morte. In città è ancora attivo il Comitato a lei dedicato. Udine, discreta a pochi chilometri dalla Slovenia, è accogliente e intrisa di cultura: da 19 anni ospita il Festival vicino/lontano Premio Terzani. Quello che subito ti conquista di Udine è la sua dimensione umana. Il centro è quasi tutto isola pedonale. Il suo ritmo di vita slow, rilassante e la sua good life, è tangibile nella tranquillità, cortesia e disponibilità dei suoi abitanti.

Le rogge

Altra caratteristica distintiva di Udine sono le rogge, piccoli corsi d’acqua che attraversano la città, soprattutto nel centro storico. Negli anni Cinquanta molti tratti sono stati interrati ma altri sono ancora visibili e non è raro scorgervi anatre. I tratti di roggia più pittoreschi li potete vedere lungo via Zanon, in vicolo Molin Nascosto, in via Giuseppe Verdi e nel tratto in piazza Patriarcato tra i giardini dell’Arcivescovile e i Giardini Ricasoli.

Porta Manin

Udine, Porta Manin o Torre di San Bartolomeo o Porta Cividale
Porta Manin

Detta anche Torre di San Bartolomeo o Porta Cividale, Porta Manin è la porta più antica (1273 – 1299) della città. Faceva parte della terza cerchia di mura che la difendeva. L’impianto inferiore è originario mentre i piani superiori sono stati restaurati successivamente.
I passaggi laterali alla porta sono stati aperti nel Novecento. La porta costituisce l’accesso dalla zona est al centro storico. Nella facciata esterna aguzzando la vista, perchè poco leggibile, vi è dipinta, fra gli altri stemmi nobiliari, l’aquila nera in campo giallo del Sacro Romano Impero.
Sopra la città troneggia sulla collina il Castello di Udine, (1517), donato nel 983 al patriarca di Aquileia, Rodoaldo. Dal Novecento ospita la sede dei Musei Civici. Degna di nota, al piano nobile, la Galleria d’Arte Antica con opere datate dal Trecento all’Ottocento.

Piazza Libertà

Udine Piazza Libertà
Piazza Libertà

La piazza più antica e più monumentale di Udine è Piazza Libertà, una vera e propria summa di arte ed eclettica bellezza. Sulla piazza, su due livelli diversi, ci sono due logge affrontate. La Loggia di San Giovanni (di Bernardino da Morcote, 1533), da cui si accede all’omonima cappella, è riconoscibile dalla sovrastante Torre con l’Orologio, simbolo di Udine. La Torre fu costruita da Giovanni da Udine nel 1527 al posto della torre medievale che permetteva l’accesso al Castello. Sulla sua cima stanno i due Mori (due statue in rame del 1850), che battono le ore. Sotto l’orologio che ha un meccanismo speciale realizzato a metà Ottocento, sta il Leone di San Marco. Ai piedi della salita che conduce al castello c’è l’Arco Bollani, costruito da Andrea Palladio nel 1556, sormontato dal Leone di San Marco.

Udine, Loggia del Lionello
Loggia del Lionello

A destra della loggia la fontana rinascimentale (1542) e nella piazza anche due statue imponenti: Ercole e Caco. Non manca anche la scultura neoclassica della Pace su un imponente basamento e la statua della Giustizia (1614),

L’elegante Loggia del Lionello in stile gotico veneziano, che ospita il Palazzo Comunale, è un altro simbolo di Udine. Realizzata tra il 1400 e il 1500, quando Venezia sostituì il potere temporale del Patriarcato di Aquleia. La proposta fu del Luogotenente Nicolò Savorgnan ma il disegno si deve a Bartolomeo delle Cisterne e all’orafo udinese Niccolò Lionello, a cui deve il nome. Distrutta da un incendio nel 1876 venne poi ricostruita in modo fedele all’originale: loggiato con archi a sesto acuto e le fasce bicrome di marmo. Tra gli archi sono situate le sei lettere dell nome latino di Udine, Utinum. All’interno del loggiato c’è la Madonna con Bambino del Pordenone.

Da piazza Libertà inizia la suggestiva Via Mercatovecchio con i suoi variopinti palazzi affacciati sulla strada. Una via commerciale con edifici che si sviluppano in altezza rivelando la struttura medievale del centro storico, con le botteghe al piano terra e le abitazioni dei mercanti ai piani superiori.

Museo Diocesano: la Galleria del Tiepolo vale il viaggio

Udine - Palazzo Morpurgo
Palazzo Morpurgo

Udine è conosciuta anche come la città del Tiepolo. Nel Palazzo Arcivescovile, oggi sede del Museo Diocesano, sono conservati gli spettacolari affreschi di Gianbattista Tiepolo, forse i suoi capolavori dopo quelli realizzati nella Residenza di Würzburg, che valgono il viaggio a Udine. Un primo intervento (1523 – 1546) si deve al priore Marino Grimani che fece costruire un’imponente sala di rappresentanza, la Sala Azzurra, decorata con raffinatissime grottesche attribuite a Giovanni da Udine.

A un secondo intervento (1593), sotto il patriarca Francesco Barbaro, si deve la Sala del Trono con i 117 ritratti di prelati della chiesa udinese e aquileiese. Mirabili gli stucchi della Sala Gialla, la biblioteca patriarcale e le collezioni di sculture lignee dal XIII al XVII secolo.

Il Tiepolo decorò (1726 – 1729) per il patriarca Dioniso Dolfin: il soffitto dello scalone d’onore con la spettacolare Caduta degli angeli ribelli, la Sala rossa (sede del Tribunale ecclesiastico) con Il Giudizio di Salomone e la straordinaria Galleria degli Ospiti (immagini degli affreschi). In quest’ultima gli ospiti attendevano di essere ricevuti in udienza nell’attigua Sala del trono. Nella Galleria, dove sfruttò la luce naturale e schiarì la sua tavolozza sulla scia del Veronese, l’artista dipinse sul soffitto il Sacrificio di Isacco e nel grande riquadro centrale Rachele che nasconde gli idoli. Divertitevi a trovare, in quest’ultima raffigurazione, il riratto del pittore, di suo figlio Giandomenico e della moglie Cecilia.

Piazza Matteotti

Udine, Piazza Matteotti, conosciuta anche come Piazza San Giacomo
Piazza Matteotti, conosciuta anche come Piazza San Giacomo

Se non avete ancora fatto una sosta piazza Matteotti è il salotto della città dove praticare il rito del Tajut. Ovvero l’aperitivo con un taglio (in friulano Tajut) di vino rosso o vino bianco, accompagnato da prodotti locali, da consumare in in uno dei tanti bar lungo il perimetro della piazza. Questa è particolarmente attraente, oltre per la sua esposizione al sole, anche per la sua suggestiva pavimentazione in acciottolato, le belle case porticate (quelle sul lato sud conservano le originarie pitture murali quattro-cinquecentesche) e la fontana (1543) di Giovanni da Udine. Viene chiamata anche Piazza San Giacomo, per la bella chiesa sul lato ovest, ed è lo spazio deputato al mercato e agli incontri.

Chiesa di San Giacomo

Chiesa San Giacomo, Antonio Corradini, Sara, moglie di Tobia
Antonio Corradini, Sara, moglie di Tobia, 1720 (?)

Si deve alla Confraternita dei Pellicciai l’abbellimento della Chiesa di San Giacomo (fondata nel 1401) con una bella facciata rinascimentale terminante con la torre dell’Orologio, sulla cui cima sta la torre campanaria, di Bernardino da Morcote.Accanto sta la Cappella della Madonna Santissima del Suffragio. L’interno è a navata unica riccamente decorata, con quattro altari laterali che rientrando danno l’impressione di essere cappelle. L’altare a sinistra, commissionato dalla Fraterna delle Anime Purganti, presenta dei tendaggi in marmo nero berniniani, forse riferiti alla destinazione dell’altare per la celebrazioni per il culto dei defunti.

Chiesa San Giacomo, interno
Chiesa San Giacomo, interno

Il complesso è noto per le due belle statue laterali che rappresentano l’arcangelo Raffaele, il guaritore di Tobia che seppelliva i morti, e Sara, moglie di Tobia, che secondo alcuni rappresenterebbe il lutto. Entrambe realizzate da Antonio Corradini intorno al 1720. Proprio a Corradini si deve il modello di terracotta in scala del Cristo Velato, portato a termine – dopo la morte dello scultore – da Giuseppe Sanmartino, esposto nella cappella San Severo di Napoli,

Duomo

Udine, Duomo
Duomo

Il Duomo di Udine è una grande chiesa a tre navate, consacrata il 16 giugno 1335 con il nome di Santa Maria Annunziata. Nonostante diversi rifacimenti la facciata presenta uno stile tra romanico e gotico. Pregevoli i suoi portali, quello della Redenzione sulla facciata principale e quello dell’Incoronazione, vicino al campanile dalla forma ottagonale. L’interno, dissonante rispetto l’aspetto esterno, è barocco. Conserva anche alcune opere di Gianbattista Tiepolo: sulla navata destra. L’altare con la pala della Santissima Trinità nella prima cappella, la pala raffigurante i patroni della città, i Santi Ermacora e Fortunato, nella seconda cappella e la quarta cappella del Santissimo Sacramento decorata con gli affreschi teatrali del Tiepolo, autore anche della piccola pala con la Resurrezione sopra il tabernacolo.

Piazza XX Settembre

Piazza XX Settembre è un’altra piazza-salotto di Udine. Isola pedonale il sabato mattina ospita il mercato.Circondata da edifici eleganti spicca su tutti la quattrocentesca Casa Veneziana che, per far posto al nuovo Municipio, fu smontata da via Rialto e ricostruita nel 1929 dove la vediamo oggi. La Casa si distingue per il suo stile gotico, con bifore e trifore che ne decorano le pareti e la facciata.

Udine - Teatro Nuovo Giovanni da Udine
Teatro Nuovo Giovanni da Udine

Se avete tempo, e in base al programma, è interessante vedere uno spettacolo al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, moderno e il più importante della città.

Hotel Astoria
Hotel Astoria

Casa Cavazzini

Dal 2012 Casa Cavazzini è la nuova sede della Galleria d’Arte Moderna di Udine con circa quattromila opere tra quadri, sculture e disegni. La suggestiva ristrutturazione dell’edificio è stata realizzata da Gae Aulenti e ha riportato alla luce preziosi reperti e affreschi che sono stati valorizzati da un’abile restauro.

Il Bacaro Foresto
Il Bacaro Foresto

Informazioni

Cosa vedere

Museo Diocesano
Piazza del Patriarcato, 1
Telefono: 0432 25003
Orari: martedì chiuso, 10 – 13 e 15 – 18
Biglietti: 8 euro intero e 6 euro ridotto

Mostra Insieme – Casa Cavazzini
Fino al 16 luglio 2023
Indirizzo: Via Cavour, 14
Orari: Lunedì 14.00 – 18.00; martedì, mercoledì e giovedì 09.30 – 18.30; venerdì, sabato e domenica 09.00 – 20.00
Telefono: +39 0432 1279127
Email: prenotazioni@udinegrandimostre.it
John Everett Millais, Franz von Stuck, Vasilij Kandinskij, Alberto Savinio, De Chirico, Renato Guttuso, Michelangelo Pistoletto, Giuliano Vangi, Gianfranco Ferroni, Tibor Csernus, Salvador Dalí e altri ancora

Musei del Castello (Galleria d’Arte Antica, Museo Archeologico, Museo Friulano della Fotografia, Museo del Risorgimento)
Indirizzo: Piazzale Patria del Friuli, 1 33100 Udine (Piazzale del Castello)
Orari: da martedì a domenica dalle 10:00 alle 18:00 – chiuso il lunedì
Biglietti: Intero: € 8.00 – Ridotto: € 4.0
Contatti: Telefono: +39 0432 1272591
E-mail: biglietterie.civicimusei@comune.udine.it

Eventi

Vicino/lontano Premio Terzani
Ogni anno a maggio

Dove dormire

Hotel Astoria
Indirizzo: Piazza XX Settembre, 24, 33100 Udine UD
Telefono: 0432 505091
Hotel centralissimo, camere ampie e confortevoli,wi-fi free, personale cortese.

Dove mangiare

Il Bacaro Foresto
Piazza XX Settembre, 1870/4/A, 33100 Udine UD
Telefono: 0432 150 0505
Locale centralissimo all’insegna dell’accoglienza. Personale gentile che si impegna per mettere i clienti a proprio agio e accontentarli. Osteria di tradizione veneziana ma rivistata, piatti di pesce ben fatti, appetitosi. Anche cicchetteria. Spazio all’esterno sulla piazza e nel cortile interno.

Prosciutteria
Indirizzo: Via Rialto, 2, 33100 Udine UD
Telefono: 0432 299455
Un locale centrale e informale. Ideale per un pranzo di lavoro, un aperitivo accompagnato da un crostino al prosciutto di San Daniele (che nasce nell’omonimo paese a pochi km da Udine).o una cena dopo una serata a teatro. Il prosciutto la fa da padrone. Tra le specialità, prosciutto nelle sue varie stagionature, pasta fresca, carne, trota e insalatone. Piacevole lo spazio sotto i portici.

Antonella Cecconi

Viaggi-cultura dipendente. Amo raccontare luoghi, persone, arte e culture. Innamorata dell'orizzonte non potrei vivere senza nuove destinazioni, arte, mare e la mia porta per l'altrove: i libri. I regali più graditi: un biglietto per un viaggio o un libro. Segni distintivi: una prenotazione in tasca, un libro nell'altra e un trolley accanto al letto. antonella@nomadeculturale.it

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