Il dark in una mostra: The World of Tim Burton
A Torino, alla Mole Antonelliana, una mostra ‘fantastica’: “Il mondo di Tim Burton” fino al 7 aprile
La carriera del famoso regista è ripercorsa attraverso disegni, appunti, composizioni per entrare nella mente di un artista “a tutto tondo”.
Nato nel 1958 a Burbank, nella contea di Los Angeles a pochi passi da Hollywood, il giovane Tim non avendo molti svaghi passa il tempo a visionare film, adora i B-Movie come Ed Wood e i film di Vincent Price. Predilige gli horror di quell’epoca, compreso l’italiano Mario Bava, e comincia a disegnare – come lui stesso racconta – “qualsiasi cosa mi venisse in mente o giocando nel cimitero locale. In seguito, quando ho iniziato a frequentare i musei, sono rimasto colpito da quanto la loro atmosfera fosse simile a quella dei cimiteri. Sono entrambi ambienti silenziosi, introspettivi, eppure entusiasmanti. Eccitazione, mistero, scoperta, vita e morte…trovi tutto nello stesso posto”.
Proprio da questi disegni parte il percorso della mostra fino agli schizzi che Burton realizzava sui tovaglioli degli hotel o dei ristoranti. Il direttore della mostra Domenico De Gaetano ne spiega il motivo “Dal centro, dove sale l’ascensore che porta in cima alla Mole, è esposto il primo set di disegni, “In giro per il mondo”, a dimostrazione che l’universo creativo di Tim Burton prende forma non solo nello studio, ma anche in tempi, modi e supporti non convenzionali”.
Da qui parte la spirale che, oltre ad essere raffigurata nella locandina e amata dal regista, è di fatto la struttura architettonica della Mole, che ci guida a visionare oltre 520 opere tra schizzi, fotografie, sculture e installazioni, che ci conducono in un viaggio verso ciò che ha dato forma ai film del grande regista.
Partiamo dal primo corto realizzato da Burton, Vincent (1982), fino ad arrivare in cima all’ultima fatica del regista; Mercoledì, in cui Burton si identifica: “adoro questo personaggio perché è molto vicino a me. Anche io sono stato un adolescente “disturbato”. Ero un outsider e un reietto. Questa sensazione non mi abbandona mai”.
Inoltre si possono notare alcuni progetti mai realizzati e, quasi nascosto nella Mole, lo studio dell’artista pieno di statuette, schizzi e scritti da lui realizzati. Essendo un maestro della stop-motion non mancano disegni e pupazzi dei suoi capolavori Nightmare Before Christmas (1993) e La Sposa Cadavere (2005).
La mostra evidenzia quelle che sono le influenze artistiche del “maestro”: dalla pop art all’arte contemporanea. Dai surrealisti (Max Ernst, Salvador Dalì e René Magritte) prendono inspirazione le sue Polaroid. Il tutto dentro un “contenitore” rappresentativo: la struttura imponente della Mole all’esterno e a forma di spirale all’interno. Un’architettura senza tempo, quasi come un film del nostro amato regista.
La Mole quindi ci pone al centro del suo cinema in un esperienza a 360 gradi che culmina con una delle più “folli” ideazioni di Burton: “La giostra”, una composizione con luci al neon figure mostruose e una sfera al plasma; un opera imperdibile che può nascere solo dal suo genio creativo.
La mostra sarà visitabile a Torino fino al 7 aprile 2024.
Informazioni
The World of Tim Burton
Sede: Museo Nazionale del Cinema – Via Montebello, 20 10124 Torino
Orari: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica 9 -19 martedì chiuso. Tutti i sabati – fino al 6 aprile 9-23.
Dal 28 marzo, per gli ultimi dieci giorni di apertura della mostra, il Museo sarà sempre aperto e prolungherà l’orario durante la settimana fino alle 21. Sabato 23, domenica 24, venerdì 29, sabato 30, domenica 31 marzo e venerdì 5, sabato 6, domenica 7 aprile il Museo chiuderà alle 23.
Biglietto d’ingresso prenotabile dal sito ufficiale del Museo del Cinema di Torino, prezzi: intero: 15€ per museo + mostra, 20€ per museo + mostra + ascensore panoramico. Si consiglia di prenotare in anticipo per l’ascensore panoramico della Mole
Biglietti online
Info e orari biglietteria: Telefono + 39 011 8138.563
Catalogo: The World of Tim Burton, con un importante apparato di testi e immagini, è edito da Silvana Editoriale, a cura di Domenico De Gaetano e con il coordinamento Fabio Pezzetti Tonion
