Presentate la Guida dei Bar e la Guida dei Ristoranti d’Italia 2016 del Gambero Rosso, festeggiate con una cena ‘Tre Forchette’
Gli eventi del Gambero Rosso, ambasciatore dell’eccellenza italiana.
Venerdì, 9 ottobre, in occasione della presentazione della guida Bar d’Italia del Gambero Rosso 2016, è stato assegnato il premio illy “Bar dell’anno” 2016 a Pasqualina di Bergamo, per la sua offerta di dolce e salato, all’insegna di qualità e attenzione alla salute, e per il rapporto con i piccoli produttori del territorio. Il bar premiato si è aggiudicato un viaggio in Brasile alla scoperta della coltivazione del caffè. Assegnate anche due menzioni speciali al bar Viennoserie Gian di Castiglione delle Stiviere (MN) per la sua ricerca della qualità e ad Ariele di Conegliano (TV) per la sostenibilità totale che riesce a garantire. All’Università del Caffè di Trieste andranno i prescelti dai lettori del Gambero Rosso per un corso: Dolce Salato di Pianoro e Staccoli Caffè di Cattolica. Nella capitale solo un bar tra i finalisti: Cristalli di Zucchero. Questo a dimostrazione che il bar è un ‘affare’ del nord, e Trieste insegna con i suoi artistici e accoglienti bar, dove ti senti coccolato, puoi leggere il giornale e attendere che la tua bevanda raggiunga la temperatura desiderata.
Lunedì, 12 ottobre, c’è stata la kermesse gastronomica più attesa: presentazione della guida Ristoranti d’Italia 2016 del Gambero Rosso, con la sfilata dei grandi nomi, premiati, della cucina italiana, e la sera cena stellare.
Il presidente Paolo Cuccia ha introdotto l’evento parlando delle importanti novità di quest’anno: la quotazione in borsa del Gambero Rosso e l’accordo raggiunto con The Fork, piattaforma per la prenotazione online che consente ai ristoratori di profilare i clienti per garantire loro una qualità del servizio sempre più personalizzata (memorizzando le preferenze, tavolo, vini, intolleranze etc.).
In Europa il 58% degli utenti prenota hotel online e solo il 2% prenota online i ristoranti, tra queste due cifre c’è il margine di scalata di questo mercato.
Due nuovi ingressi milanesi nelle ‘tre forchette’: Seta del Mandarin Oriental con Antonio Guida e Berton. Ai vertici, con punteggio 95, La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri con Heinz Beck e l’Osteria Francescana di Modena con Massimo Bottura che si aggiudica anche il punteggio più alto nella cucina (57); insieme a Massimiliano Alajmo (Le Calandre di Rubano, PD), a Pino Cuttaia (La Madia di Licata, AG) e a Gennaro Esposito (La Torre del Saracino di Vico Equense, NA).
Tra i nuovi premi speciali: il “miglior pane in tavola” al Reale di Castel di Sangro (AQ), “migliore pastry chef dell’anno” a Sara Simionato dell’Antica Osteria da Cera di Campagna Lupia (VE).
La guida (già in edicola e libreria), con i suoi 2268 indirizzi, segnala anche le migliori trattorie (con il simbolo dei gamberi), i wine bar (delle bottiglie), birrerie (dei boccali) ed etnici (dei mappamondi). Tra i premi per miglior rapporto qualità/prezzo il noto U Giancu di Rapallo (GE) e Bollicine di Trieste. Nella capitale, tra le migliori trattorie, Armando al Pantheon e, tra gli etnici, Dao Restaurant. La guida presenta anche nuove categorie: bistrot, griglierie e vegetariani.
La sera di lunedì la performance gastronomica tanto attesa: l’alta cucina dei 15 tra i migliori chef d’Italia, e non solo, premiati la mattina.
La cena ‘In punta di Tre Forchette’ all’ Hotel Sheraton (sold out) ha visto cimentarsi 15 star della gastronomia in 14 portate accompagnate da una scelta di 36 vini straordinari. Il pane è stato realizzato dal Reale (Niko Romito), premiato la mattina come il migliore in tavola. L’impasto, la cottura, la sua fragranza meritano un assolo.
La sublimazione del pescato è stata raggiunta da Mauro Uliassi con le tagliatelle di seppia con pesto di alga nori e quinoa fritta. Gli ingredienti del piatto di Antonio Guida flirtavano sul palato: riso in cagnone con crema di erbe, barbabietola marinata al Campari e polvere di lampone. Essenziale, minimalista e ‘in purezza’ la sfoglia di manzo su amaranto con caviale calvisius ed erbe di Heinz Beck. Un finale pari merito tra la scultorea zuppa di agrumi, cioccolato bianco al sale, ripieno di mango con gelato di olive nere e croccante all’anice stellato di Maurizio e Sandro Serva e l’oro di Napoli: rivisitazione della pastiera napoletana di Ilario Vinciguerra.
Tra i vini, offerta esagerata di bontà, alcuni degustati: il Franciacorta Extra Brut Vittorio Moretti Ris. 2008 Bellavista, il seducente Sauvignon 2014 di Franz Haas, il poetico Costa d’Amalfi Furore Bianco Fiorduva 2014 di Marisa Cuomo, Amarone 2007 del Cav. G. B. Bertani, Bolgheri Rosso sup. 2012 Sapaio e un A.A. Gewürztraminer passito Cashmere 2012 di Elena Walch.
Non perdete l’appuntamento con il piacere, usate la guida.