2 settembre 2013
Venezia, non solo Biennale…
- di Antonella Cecconi -
Impossibile non essere sedotti da Venezia, in qualsiasi stagione, anche nei circuiti più turistici e affollati e nonostante i suoi prezzi. Meglio raggiungerla in treno:
quando esci dalla stazione Santa Lucia senti già l’odore del mare e già
sei sull’acqua. Ti aspetta un vaporetto, al posto di un capolinea
dell’autobus e i taxi non sono a quattro ruote ma eleganti motoscafi.
Se si hanno più occasioni per andarci la nostra flânerie assume un andamento centrifugo e finalmente scopriamo la città dei veneziani e non dei turisti, quella d’inverno
con la nebbia che fiocca sull’acqua e ti fa intravedere come in un
sogno le cupole di San Marco. Ca’ Venier dei Leoni della collezionista
americana Peggy Guggenheim (edificio incompiuto e sede
di una ricchissima collezione di arte contemporanea, oltre che residenza
prescelta da Peggy negli ultimi trent’anni della sua vita: http://www.guggenheim-venice.it/default.html). La Venezia dei panni stesi sopra i canali nel quartiere di Castello, il cimitero,
Torcello con la sua stupenda basilica (dalla sua torre si può ammirare
la laguna dall’alto), la sosta nei bacari, per non parlare delle sue
chiese, vere e proprie gallerie. Inoltre i suoi eventi la rendono
speciale: il Carnevale, la Biennale d’Arte e quella di Cinema, la regata
storica (quest’anno il 1° settembre).
Ma una città nella città la rende ancora più unica, se mai è possibile: il suo Arsenale.
In pieno centro ma impenetrabile. Molti anni fa una linea dei vaporetti
l’attraversava e avevi la preziosa occasione di percorrere i suoi
canali. L’occasione di visitarlo era rara anche per i veneziani, oggi
grazie all’Istituto di Studi militari marittimi è possibile con maggiore
frequenza. Architettura pre-industriale quattrocentesca, il più grande cantiere navale del Mediterraneo,
occupa una superficie terracquea immensa, con le sue ‘tese’ (fabbriche)
in cui lavoravano circa 4000 persone in grado di fabbricare uno scafo
al giorno. La monumentale porta d’Acqua veniva chiusa ogni sera isolando
il cantiere dal resto della città. Il portale d’ingresso celebra la
vittoria sui turchi della battaglia di Lepanto e i tre leoni del VI
secolo a.C. provengono dall’antica Grecia, trofei di Francesco Morosini.
Insieme alle tonnare di Favignana, l’Arsenale di Venezia è forse
l’architettura più suggestiva del Mediterraneo, legata al mare e ai suoi lavoratori. Oggi le sue corderie sono zona espositiva utilizzata dalla Biennale Arte. Per chi sarà a Venezia a settembre, nei giorni 5-12-19, sarà possibile partecipare a visite guidate
con entrata alle ore 18.30 e 19.30 (massimo 30 persone). E’ necessaria
la prenotazione presso l’ingresso Monumentale in Campo dell’Arsenale.
Per informazioni sulle visite è bene telefonare alla segreteria
dell’Istituto di Studi militari marittimi che è all’interno
dell’Arsenale (telefono: 041 244 1590, 041 244 1568 o 041
2441362). In alternativa è possibile fare riferimento all’associazione
‘Amici dei musei e monumenti Veneziani’ (http://www.amicideimuseivenezia.it/index_amici.php).
Ottime guide alternative, illustrate, per i curiosi della Venezia magica sono i coloratissimi e raffinati fumetti di Hugo Pratt, (creatore di Corto Maltese). Pratt era molto legato a Venezia e alla massoneria.
Andare alla ricerca dei luoghi da lui descritti e disegnati è come
essere i protagonisti di una favola. I suoi racconti e i suoi disegni
sono divertenti e fiabeschi percorsi veneziani: Corte Sconta detta Arcana e Favola di Venezia (Sirat Al-Bunduqiyyah).
Chi ha scelto di visitare il Lido, con le sue mondane architetture
art-noveau, o per chi si trova lì per la Biennale del Cinema non
trascuri di visitare, con soli 10 minuti di autobus, il quartiere di
Malamocco, dove Pratt aveva la sua casa. Le architetture sfarzose
lasciano il posto alle casette antiche, piccole e colorate di
Venezia, i viali si stringono in strette calli, la città diventa paese, il mare ti circonda e il cielo ti avvolge.
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